Come selezionare le fotografie per la tua storia di famiglia

In un libro di famiglia non potremo inserire tutte le foto, diapositive, lettere e documenti che gelosamente custodiamo in cassetti e album. Dovremo fare una selezione. Ma come?

Vediamo quali domande ci possono aiutare nella selezione delle immagini che meglio illustreranno la nostra storia.

Questa fotografia è utile allo scopo del mio libro?

Prima di iniziare a raccogliere materiale per un libro è necessario chiedersi che cosa si vuole raccontare e a chi. Se stiamo raccontando la storia dell’attività di famiglia per regalarla ai dipendenti, non sarà utile inserire le foto delle vacanze, per quanto belle.

Ci sono persone ritratte nella foto?

Le foto con persone, anche se esteticamente meno riuscite, sono sempre molto più interessanti delle foto di paesaggi. Per raccontare il viaggio di nozze della zia Alice tra una splendida foto del Colosseo al tramonto, e una foto bruttina con la zia Alice davanti al Colosseo è sicuramente preferibile la seconda.

 

La foto di mia nonna in piazza San Pietro negli anni Cinquanta è molto più preziosa di una bella foto di piazza San Pietro
Mostra il carattere e la personalità della persona ritratta?

Soprattutto in passato era usanza fare foto posate nello studio del fotografo, con tanto di luci e fotoritocco. Questi ritratti sono certamente affascinanti, ma comunicano poco del carattere della persona ritratta. Altrettanto preziose e necessarie in una biografia sono tutte quelle foto che immortalano un momento di vita quotidiana, un’espressione rubata, l’attività lavorativa.

A me piace accostare le foto posate con una foto significativa nella stessa pagina. Un libro che contenesse solo o prevalentemente foto posate risulterebbe noioso e poco vivo.

Non preoccuparti della qualità o delle dimensioni della fotografia.

Foto rovinate, graffiate, sbiadite, virate al giallo o al ciano, si possono correggere e “restaurare” digitalmente, se sono state ben scansionate in alta risoluzione. Le foto di piccole dimensioni si possono ingrandire.

Un ritratto del 1932 “restaurato” con il fotoritocco
Non dimenticare lettere, documenti, cartoline.

Oltre alle foto, documenti e lettere possono essere scansionati e inseriti nel racconto, selezionandoli in base alla loro pertinenza e al loro potere evocativo: l’accuratezza storica ne guadagna e anche l’estetica del libro. È possibile anche ritagliare digitalmente sola una parte di un documento, per esempio il saluto affettuoso al termine di una lettera o l’intestazione di un contratto.

Mi emoziona?

Ecco, la domanda più importante da porsi di fronte all’indecisione. La fotografia che ha un impatto emotivo è sempre quella giusta.